TORNATA DEL 19 OTTOBRE 2014
Meditazione del giorno
Clemente d'Alessandria (150-ca 215), teologo
Omelia « Quale ricco si salverà ? », 39-40
A chiunque di vero cuore si converta a Dio sono aperte le porte, e il
Padre col cuore pieno di gioia accoglie il figlio, purché sia veramente
pentito. La vera penitenza poi non è solo non ricadere di nuovo nelle stesse
colpe, ma strappare del tutto dall'anima le radici dei peccati mortali. Tolti
questi, Dio abiterà di nuovo in te. Cristo dice infatti che in cielo, quando
un peccatore si converte e fa penitenza, per il Padre e gli angeli è sommo e
incomparabile gaudio (Lc 15,10). Per questo proclama: « Voglio l'amore e non
il sacrificio » (Os 6,6; Mt 9,13). « Io non godo della morte dell'empio, ma
che l'empio desista dalla sua condotta e viva » (Ez 33,11). «Anche se i
vostri peccati fossero come scarlatto diventeranno bianchi come neve, se
fossero rossi come porpora diventeranno come lana » (Is 1,18).
Solo Dio può cancellare i peccati e non imputare i delitti, e pure il
Signore Gesù ci comanda di perdonare ogni giorno ai fratelli pentiti. Che se
noi, pur essendo cattivi sappiamo fare del bene (Mt 7,11), quanto più lo
farà « il Padre delle misericordie » (2Co 1,3)! Il Padre buono da cui viene
ogni consolazione, pieno di misericordia e molto benigno, sa usare un'estrema
pazienza aspettando chi si converte. Convertirsi sinceramente significa
smettere di peccare, e non voltarsi più indietro... Proviamo dolore dei
peccati commessi e preghiamo il Padre che li dimentichi. Lui solo può, per la
sua misericordia, distruggere il passato come non fosse avvenuto, e cancellare
con la grazia dello Spirito il male della vita passata.
1 NOVEMBRE OGNISSANTI PROCESSIONE AL CIMITERO
TORNATA DEL 16 NOVEMBRE 2014 |