TORNATA DEL 18 SETTEMBRE
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA (198-202)
LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA
198 La nostra professione di fede incomincia con Dio, perché Dio è «il primo e l’ultimo» (Is 44,6), il principio e la fine di tutto. Il Credo incomincia con Dio Padre, perché il Padre è la prima Persona divina della Santissima Trinità. Il nostro Simbolo incomincia con la creazione del cielo e della terra, perché la creazione è l'inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio.
199 «Io credo in Dio»: questa prima affermazione della professione di fede è anche la più importante, quella fondamentale. Tutto il Simbolo parla di Dio, e, se parla anche dell'uomo e del mondo, lo fa in rapporto a Dio. Gli articoli del Credo dipendono tutti dal primo, così come i comandamenti sono l'esplicitazione del primo. Gli altri articoli ci fanno meglio conoscere Dio, quale si è rivelato progressivamente agli uomini. «Giustamente quindi i cristiani affermano per prima cosa di credere in Dio».
200 Con queste parole incomincia il Simbolo niceno-costantinopolitano. La confessione dell'unicità di Dio, che ha la sua radice nella rivelazione divina dell'Antica Alleanza, è inseparabile da quella dell'esistenza di Dio ed è altrettanto fondamentale. Dio è uno: non c'è che un solo Dio: «La fede cristiana crede e professa un solo Dio, uno per natura, per sostanza e per essenza».
201 A Israele, suo eletto, Dio si è rivelato come l'Unico: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze» (Dt 6,4-5). Per mezzo dei profeti, Dio invita Israele e tutte le nazioni a volgersi a lui, l'Unico: «Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n'è altri... davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua. Si dirà: 'Solo nel Signore si trovano vittoria e potenza”» (Is 45,22-24).
202 Gesù stesso conferma che Dio è «l’unico Signore» e che lo si deve amare con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze. Nello stesso tempo lascia capire che egli pure è «il Signore». Confessare che «Gesù è Signore» è lo specifico della fede cristiana. Ciò non contrasta con la fede nel Dio Uno. Credere nello Spirito Santo «che è Signore e dà la vita» non introduce alcuna divisione nel Dio Uno: «Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che uno solo è il vero Dio, eterno e immenso, onnipotente, immutabile, incomprensibile e ineffabile, Padre, Figlio e Spirito Santo: tre Persone, ma una sola essenza, sostanza, cioè natura assolutamente semplice».
TORNATA DEL 16 OTTOBRE
|