TORNATA DEL 12 SETTEMBRE
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA (153-155)
III. Le caratteristiche della fede
La fede è una grazia
153 Quando san Pietro confessa che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, Gesù gli dice: Né la carne né il sangue te l`hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli (Mt 16,17). La fede è un dono di Dio, una virtù soprannaturale da lui infusa. Perché si possa prestare questa fede, è necessaria la grazia di Dio che previene e soccorre, e gli aiuti interiori dello Spirito Santo, il quale muova il cuore e lo rivolga a Dio, apra gli occhi della mente, e dia a tutti dolcezza nel consentire e nel credere alla verità. La fede è un atto umano, è impossibile credere senza la grazia e gli aiuti interiori dello Spirito Santo. Non è però meno vero che credere è un atto autenticamente umano. Non è contrario né alla libertà, né all`intelligenza dell`uomo far credito a Dio e aderire alle verità da lui rivelate. Anche nelle relazioni umane non è contrario alla nostra dignità credere a ciò che altre persone ci dicono di sé e delle loro intenzioni, e far credito alle loro promesse (come, per esempio, quando un uomo e una donna si sposano), per entrare così in reciproca comunione. Conseguentemente, ancor meno è contrario alla nostra dignità prestare, con la fede, la piena sottomissione della nostra intelligenza e della nostra volontà a Dio quando si rivela ed entrare in tal modo in intima comunione con lui.
155 Nella fede, l`intelligenza e la volontà umane cooperano con la grazia divina: “Credere est actus intellectus assentientis veritati divinae ex imperio voluntatis a Deo motae per gratiam” Credere è un atto dell`intelletto che, sotto la spinta della volontà mossa da Dio per mezzo della grazia, da’ il proprio consenso alla verità divina.
TORNATA DEL 17 OTTOBRE
29 SETTEMBRE Ss Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli
2 OTTOBRE Santi Angeli Custodi
7 OTTOBRE Beata Vergine Maria del Rosario
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