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Pellegrinaggio Sicilia 1-7 maggio 2022

Pellegrinaggio Sicilia 1-7 maggio 2022 La tradizione rimanda la nascita della Venerabile Confraternita al 1532 fondata da Guarduccio da Gambassi. La attività della Confraternita prevede un pellegrinaggio annuale, sospeso purtroppo per la pandemia, negli anni 2020 e 2021. Quest’ anno è stato possibile riprendere la tradizione che ci ha visto pellegrini negli anni in Terra Santa, in Giordania, in Turchia, in Grecia, in Polonia, a Fatima ed Andalusia e la scelta è caduta sulla Sicilia , terra ricchissima di fede e tradizione cristiana. Il Pellegrinaggio ha avuto inizio a Palermo con la Cappella Palatina con la impressionante vista del ciclo dei mosaici che raccolgono tutte le pricipali Verità della Fede Cristiana. A piedi abbiamo quindi percorso la strada per la Cattedrale dove abbiamo pregato sulla tomba del Beato Pino Puglisi e sull’ altare di Santa Rosalia protettrice della città, quindi i quattro canti e la visita alla splendida chiesa di Santa Caterina d’ Alessandria, gioiello barocco stupefacente con visita al chiostro delle monache ed alla pasticceria famosa per i dolci tipici palermitani. Nel pomeriggio visita alla Cattedrale de Monreale. Entrando una emozione fortissima con la vista dei mosaici bizantini con il Cristo Pantocratore e le storie delle bibbia che riempiono le pareti, vero catechismo popolare. Notevolissimo il chiostro. Infine la giornata si è conclusa al Santuario di Santa Rosalia sul monte Pellegrino dove abbiamo assistito alla Santa Messa. Il giorno seguente abbiamo raggiunto Erice città antichissima su di un erto monte da cui è possibile godere di uno spettacolare panorama sia sulla Costa Nord fino a San Vito lo Capo, sia su Trapani, le saline con l’ isola di Mozia e l’ arcipelago delle isole Egadi. Qui abbiamo visitato la Chiesa Matrice con il notevole interno in stile neogotico ed il museo che contiene lo stendardo della Confraternita di Sant’ Alberto da Trapani, Carmelitano. Dopo una breve visita al Centro storico di Trapani partenza per lo impressionante e vastissimo sito archeologico di Selinunte con i resti di giganteschi templi in stile dorico. Era mercoledì mattina quando abbiamo visitato la Valle dei Templi di Agrigento che resta indelebile nella memoria per la sua particolarità. Quindi visita alla Cattedrale con interno maestoso, abside barocca molto elegante ed inconsueta e due sarcofagi romani in marmo veramente belli ed armoniosi ed alla piccola ma mistica chiesa di Santa Maria dei Greci con un bellissimo portale gotico. Quindi visita alla Villa del Casale a Piazza Armerina con gli splendidi, estesi e multiformi mosaici. Da qui partenza per Aci Reale dove abbiamo pernottato pe tre notti quale base per le visite dei giorni successivi. Abbiamo da qui visitato Siracusa con il parco archeologico, il suo anfiteatro, le Latomie di Sicilia e l’ Orecchio di Dionisio, Ortigia e la fonte Aretusa e quindi lo splendido ed impressionante Duomo e quindi la Chiesa di Santa Lucia alla Badia dove abbiamo pregato davanti la statua d'argento di Santa Lucia Siracusana esposta in occasione della sua Festa di maggio o delle quaglie ( durante la terribile carestia che colpì Siracusa nel 1646. Il popolo, stremato dalla mancanza di cibo, si raccolse in preghiera intorno a Santa Lucia, in seguito alle preghiere arrivò un flotta di navi, cariche di grano, che venne preannunciato dal volo di uno stormo di quaglie). Quindi visita di Catania con la Basilica Cattedrale di Sant’ Agata che, a causa dei terremoti e delle colate laviche che negli anni si sono susseguiti, è stata ricostruita nel 1734. In fondo alla navata di destra, protetta da un cancello in ferro battuto, vi è la parte più importante: la Cappella di Sant’Agata. Dalla sua sinistra si accede alla camera sotteranea, (chiamata dai catanesi cammaredda), dove sono custodite il busto e lo scrigno reliquiario della Vergine Sant’Agata. Quindi visita al Centro con la Via dei Crociferi, monumentale direttrice stradale realizzata nel Settecento. La strada, contornata da edifici religiosi e abitazioni civili, è un esempio di architettura barocca realizzata in modo unitario. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. Quindi al mercato del pesce. Il giorno successivo siamo saliti sull’ Etna dove oltre i duemila metri abbiamo trovato nebbia e neve che non ci hanno consentito la visita. Siamo quindi scesi a Taormina vera perla paesaggistica dove abbiamo visitato il teatro e la città. A sera siamo rientrati ad Aci Trezza dove abbiamo partecipato alla Santa Messa nella Parrocchiale e quindi passeggiata sul lungomare con i famosi faraglioni dei Ciclopi cari alla memoria dei Malavoglia di Giovanni Verga. Ultimo giorno intensissimo con la visita al Santuario della Madonna Nera di Tindari (Nigra sum sed formosa) meta di pellegrinaggio della intera Sicilia, con uno splendido panorama e da qui visita al Duomo di Cefalù con il magnifico e commovente Cristo Pantocrate, mosaico bizantino-normanno, i cui occhi abbiamo impressi in maniera indelebile nel nostro cuore e che ci hanno accompagnato nella via del ritorno.

Data: 16/05/2022
Fonte: sommaia
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